STORIA
CONTEMPORANEA
“I primi atti
di ostilità manifesta contro gli Austriaci si ebbero sulla piazza
di Agordo il 15 marzo 1848. Il 22, avuta notizia della rivolta di
Vienna, avvenne la sollevazione in massa degli Agordini, i quali
cacciarono gli Austriaci e costituirono un Governo Provvisorio
Repubblicano, che per due mesi e mezzo resse le sorti
dell’intera vallata. Nel mese di aprile gli Agordini si unirono
ai Bellunesi e formarono la maggior parte della Crociata
Bellunese-Agordina. Questa, alle dipendenze del generale Zucchi,
combatté a Visco, presso Palmanova, contro gli Austriaci.
Ritornati in patria, gli Agordini attesero alla difesa della
valle, fortificando la chiusa de ‘I Castei’ e respingendo ogni
attacco nemico. Il 31 maggio snidarono anche il grosso
appostamento nemico del Monte Peron, liberando l’intera Valle
del Cordevole. L’8 giugno, dopo che erano stati occupati dagli
Austriaci Belluno, il Cadore e lo Zoldano, l’ Agordino,
circondato da forze preponderanti, dovette cedere. E i tedeschi
facevano ritorno. Ma 480 uomini sgusciavano tra le maglie della
rete ed accorrevano a Venezia nelle file dei Cacciatori delle Alpi
di Pierfortunato Calvi; e furono essi che continuarono a mantenere
viva nel popolo l’idea di italianità e di reazione contro gli
Austriaci” (Fiorello Zangrando).
Alla spedizione dei Mille di Garibaldi parteciparono
anche
due agordini: Luigi Riva di Agordo e Giovanni Battista Pezzé di
Alleghe. Nel 1866 con un plebiscito Agordo aderiva al Regno
d’Italia.
La prima guerra mondiale, per la vicinanza del fronte, provocò un doloroso esodo delle popolazioni verso l’Italia centrale e, al termine, vennero annessi all’Agordino i comuni di
Colle Santa Lucia e di Livinallongo del Col di Lana, appartenenti precedentemente all’impero
austro-ungarico. |
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“Il movimento partigiano durante la Resistenza 1943-45
segna alla Muda di Agordo la prima azione della brigata
“Buscarin” nel dicembre 1943. L’Agordino diviene sede del
gruppo “Carlo Pisacane”, formato dalle brigate “Fratelli
Fenti”, “Leo De Biasi” e “Tedeschi”. La fine
dell’aprile 1945 trova la brigata “Val Cordevole” in piena
azione nella vallata a sbarrare il passo alle colonne tedesche in
fuga. Il I° maggio la guerra partigiana è finita su tutto il
fronte delle Alpi” (Zangrando).
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